Von dem Buch Reputazione e rischio reputazionale in economia. Un modello teorico haben wir 2 gleiche oder sehr ähnliche Ausgaben identifiziert!
Falls Sie nur an einem bestimmten Exempar interessiert sind, können Sie aus der folgenden Liste jenes wählen, an dem Sie interessiert sind:
100%: Reputazione e rischio reputazionale in economia. Un modello teorico (ISBN: 9788856842463) FrancoAngeli, Italien, in Italienisch.
Nur diese Ausgabe anzeigen…
Nur diese Ausgabe anzeigen…
75%: Reputazione e rischio reputazionale in economia - Jacopo Schettini Gh (ISBN: 9788856831764) FrancoAngeli, Italien, in Italienisch.
Nur diese Ausgabe anzeigen…
Nur diese Ausgabe anzeigen…
Reputazione e rischio reputazionale in economia. Un modello teorico
3 Angebote vergleichen
Bester Preis: € 14,50 (vom 15.01.2017)1
Reputazione e rischio reputazionale in economia - Jacopo Schettini Gh
IT NWISBN: 9788856831764 bzw. 8856831767, in Italienisch, Franco Angeli, neu.
Lieferung aus: Italien, Lieferzeit: 2 Tage.
Reputazione e rischio reputazionale in economia, libro di Jacopo Schettini Gherardini, edito da Franco Angeli. Quando la reputazione diventa una manifestazione di fiducia essa rimpiazza la “conoscenza” e si sostituisce al calcolo della probabilità sovrapponendo inevitabilmente ambiti indagabili scientificamente con aree di derivazione metafisica, quindi classificabili tra le affermazioni etiche, ideologiche o di fede. La sommatoria di questi elementi genera delle ambiguità, le quali si riverberano sugli studi del fenomeno. L’ipotesi teorica avanzata in questo libro si propone di separare gli uni dagli altri per mezzo di un modello che utilizza alcune note intuizioni classificatorie elaborate in ambito probabilistico dal matematico Bruno de Finetti. Il punto d’approdo raggiunto è che la “buona” reputazione, intesa nella sua modalità “classica”, ovvero come fiducia circa il rispetto di dettami etico-morali, sia priva di valore intrinseco per un’impresa (o per un individuo). Essa, infatti, si fonda sul dogma attraverso il quale si asservisce la realtà. Risponde a delle esigenze di coerenza con impianti astratti formulati a prescindere dagli obbiettivi da raggiungere, e quindi, non comporterebbe sempre e comunque un elemento di pericolo. Ma la misura metafisica è solo una delle tre “lenti d’osservazione” attraverso cui si genera la reputazione. Ad essa si aggiungono la misura “di scopo” e quella “estetico-emotiva”, le quali, differentemente dalla prima, trovano radici nei fatti: quella “di scopo” è una fiducia che si poggia sull’osservazione “statistica” degli eventi passati, mentre la terza, si erige sull’esperienza e la soddisfazione estetica ed emotiva dell’osservatore.
Reputazione e rischio reputazionale in economia, libro di Jacopo Schettini Gherardini, edito da Franco Angeli. Quando la reputazione diventa una manifestazione di fiducia essa rimpiazza la “conoscenza” e si sostituisce al calcolo della probabilità sovrapponendo inevitabilmente ambiti indagabili scientificamente con aree di derivazione metafisica, quindi classificabili tra le affermazioni etiche, ideologiche o di fede. La sommatoria di questi elementi genera delle ambiguità, le quali si riverberano sugli studi del fenomeno. L’ipotesi teorica avanzata in questo libro si propone di separare gli uni dagli altri per mezzo di un modello che utilizza alcune note intuizioni classificatorie elaborate in ambito probabilistico dal matematico Bruno de Finetti. Il punto d’approdo raggiunto è che la “buona” reputazione, intesa nella sua modalità “classica”, ovvero come fiducia circa il rispetto di dettami etico-morali, sia priva di valore intrinseco per un’impresa (o per un individuo). Essa, infatti, si fonda sul dogma attraverso il quale si asservisce la realtà. Risponde a delle esigenze di coerenza con impianti astratti formulati a prescindere dagli obbiettivi da raggiungere, e quindi, non comporterebbe sempre e comunque un elemento di pericolo. Ma la misura metafisica è solo una delle tre “lenti d’osservazione” attraverso cui si genera la reputazione. Ad essa si aggiungono la misura “di scopo” e quella “estetico-emotiva”, le quali, differentemente dalla prima, trovano radici nei fatti: quella “di scopo” è una fiducia che si poggia sull’osservazione “statistica” degli eventi passati, mentre la terza, si erige sull’esperienza e la soddisfazione estetica ed emotiva dell’osservatore.
Lade…